Relativamente al mio precedente post in cui mi si vede in mezzo ad un gruppo di cani ove il protagonista è un Border Collie sofferente di aggressività intraspecifica da frustrazione, desidero soffermare l’attenzione su queste righe scritte da una delle più accreditate  ricercatrici studiosa del comportamento (principalmente aggressivo) e della comunicazione canina in branco: Angela Stockdale.
Di  Angela Stockdale

I Teaching Dogs sono cani che hanno la naturale predisposizione ad insegnare il corretto modo di comunicare e relazionarsi agli altri cani.
Un Teaching Dogs  “lavora” nelle cosiddette ” Classi di comunicazione” che altro non sono che momenenti in cui i cani possono interagire fra loro, nel mondo giusto. In una classe di comunicazione è l’uomo (un/una professionista) a scegliere che cani far entrare in campo, in base alle loro caratteristiche, in modo da creare un clima idoneo all’apprendimento.
I Teaching dog insegnano ad altri cani a  riscoprire il giusto modo di comunicare. 
Un cane che ha problemi coi suoi simili ha perso la sua capacità di comunicare nel modo giusto, a causa della sua storia personale (esperienze negative o mancanza di esperienze). Solo un cane con alte competenze sociali e con una naturale predisposizione ad insegnare può aiutare un cane che si trova in questa situazione.
Il mondo dei Teaching dogs e quello della comunicazione canina in generale è complesso ed è impossibile racchiuderlo in un articolo. Tuttavia, dal momento che conoscere la  comunicazione canina è basilare per capire un  cane e molti problemi che i cani hanno sia coi loro cospecifici sia con noi derivano proprio dalla nostra inconsapevolezza, è fondamentale cercare di diffondere queste informazioni.
Inoltre capita che cani con grossi problemi coi loro simili siano, in realtà, deri Teaching dogs.
I Teaching Dogs sono particolarmente sensibili alle situazioni sociali, vorrebbero vivere in un mondo i cui i cani comunicano bene fra loro, senza incomprensioni e conflitti. E per loro può essere molto frustrante trovarsi in mezzo a gruppi di cani in cui tutto regna fuorchè la calma e la comunicazione. Per questo, ha causa della frustrazione (spesso anche i padroni , che non li comprendono, contribuiscono all’accrescersi dello stress) , possono diventare problematici. 
Vi lascio alla lettura di un articolo sui Teaching Dogs scritto da Angela Stockdale.
Angela Stockdale è una professionista inglese di 30ennale esperienza, specializzata in comunicazione cane-cane e in riabilitazione di cani problematici. E’ la prima ad aver portato le Classi di Comunicazione in Inghilterra.Attualmente tiene corsi sui Teaching Dogs e sulla comunicazione in tutta Europa ( anche qui in Italia).
” Vorrei farvi conoscere il mondo dei “Teaching Dogs” e di come questi cani speciali cambino la vita dei cani meno fortunati, che non hanno mai avuto l’opportunità di capire veramente come comunicare con la loro stessa specie.
Un Teaching Dog è  un cane che ha un desiderio istintivo di guidare e sostenere i cani nel loro apprendimento della comunicazione canina. Aiuta gli altri cani a sviluppare le loro capacità di comunicazione mediante l’uso del  linguaggio del corpo per veicolare messaggi diversi, come ad esempio, abbassare e curvare la testa in un approccio  per presentarsi educatamente. Queste  abilità,essenziali nel galateo canino, sono preziose per  prevenire i problemi sociali. Un Teaching Dog  insegna il galateo canino ad altri cani, in modo da sviluppare le loro capacità di comunicazione, in un  processo di crescita. I cani  allievi sviluppano leloro  capacità di comunicazione canina ad un livello alto, in modo da divenire capaci nel  prevenire problemi sociali. 
 Se un cane ha un problema sociale, un Teaching Dog lo incita attivamente all’ interazione per insegnargli come rilassarsi e comunicare, valutando come l’altro cane si senta e reagendo di conseguenza, mantenendo la distanza, se il cane è preoccupato e avvicinandosi riflessivo quando l’altro si rilassa. Riflessivo perché, ciò è davvero importante da capire, un Teaching Dog pensa a come lavorare con un cane.
Quando un TD lavora, alcuni elementi del linguaggio del corpo sono istintivi, ma la maggior parte vengono adottati consapevolmente, mantenendo il controllo dell’ interazione, cambiando, per esempio, la postura da assertiva ad una più invitante in base al comportamento del altro cane.
I Teaching Dogs insegnano tutti alla stessa maniera?
No. Diversi Teaching Dogs  hanno diverse capacità di insegnamento e diversi ruoli preferiti. E ‘ essenziale riconoscere il ruolo che ogni particolare TD preferisce prendere.
Ci sono tre principali ruoli : Mentor(mentore), Minder ( guardia del corpo) e Nanny ( tata).
1) MENTOR :  è normalmente e tranquillamente assertivo per natura. Raramente gioca, se non  flirtando con soggetti dell’ altro sesso.Instaura legami forti, fra i più forti in assoluto, con cani di alto rango dello stesso sesso.
Un Mentor si rivolge ad un altro cane con  decisione, ma senza ostilità. Tende  a non utilizzare il linguaggio del corpo per rilassare attivamente  un altro cane, ma  spesso basta  la sua  presenza per calmare  la maggior parte dei cani .
Se il Mentor  lavora all’interno di un  gruppo, osserva dai bordi e partecipa solo se assolutamente necessario. Può essere molto pigro! Sostiene  gli altri TD, laddove necessario, indicando con l’esempio cosa fare in situazioni difficili, se l’altro cane insegnante non riesca a far fronte alla situazione.
Le reazioni degli altri cani ai mentori sono varie. Alcuni prendono una grande fiducia da loro e  sono molto rispettosi nei loro confronti. Altri possono trovarli intimidatori evitandone il contatto.
2) MINDER :  è completamente diverso nel modo di porsi durante le interazioni, rispetto al Mentor.
Quando incontra un altro cane, lo approccia attivamente con l’intento di interagire. Anche un Minder è naturalmente assertivo, ma non forte come un mentore. Quando incontra un altro cane, in situazione di insegnamento, valuta il nuovo cane in avvicinamento e usa appropriatamente linguaggio del corpo in base alla reazione dell’ altro soggetto.
I Minder sono, in generale, più dimostrativi di un Mentor e cercano l’interazione  con un nuovo cane abbastanza presto.
Questo non significa necessariamente che invitino a giocare. Se capiscono che il cane non è ancora pronto per quel livello di interazione, sanno conversare in un modo più sottile. Se l’altro è preoccupato, ma mostra segni di essere pronto a correre verso di lui, il Minder starà fermo con la testa laterale verso il cane. Il contatto visivo è fatto in modo intermittente  per controllare se l’altro si stia calmando o abbia l’intenzione di correre contro.
 Una volta che il controllo della situazione è stato raggiunto, un Minder generalmente produce le attività in base allo stato emotivo dell’altro cane.  Puo mettersi a  marcare, allontanandosi, per permettere all’altro cane  di controllare il suo odore e tranquilizzarsi prendendo così più informazioni sul suo conto. Oppure può invitare l’altro cane ad  un gioco di stato, spesso istigando un inseguimento. Se l’altro cane mostra segni di tentativo di scacciarlo, il Minder girerà la testa verso di lui ed il contatto con gli occhi diventa più forte. Non riposiziona il resto del corpo.
Se l’altro cane mostra segni di allontanamento, il Minder cessa l’interazione e si allontana,procedendo poi ad un’altra valutazione, a distanza, prima di riavvicinarsi.
In una situazione di gruppo, un Minder segue il gruppo da vicino e interrompe qualsiasi comportamento asociale o indisciplinato. Interrompe un comportamento inaccettabile frapponendosi fisicamente tra i cani e  restandoci fino a che la tensione scende. Quando i cani in questione si sono calmati, il Minder di solito si allontana e monitora da lontano, 
tendendo a non interagire con gli altri cani dopo che l’armonia è stata restaurata.
La reazione di un altro cane a un Minder può essere sia rispettosa che di sfida. La maggior parte dei cani riconosce un Minder come un cane forte e di solito lo  rispetta. A volte ,al primo incontro, si posso svolgere educati giochi di stato.Il Minder non induce naturalmente il rispetto come un Mentor, alcuni cani con limitate capacità di comunicazione canina e / o adolescenti possono sfidarlo. Una volta che i cani hanno imparato a comprendere il ruolo del Minder ,di solito si riferiranno a lui per avere aiuto in situazioni future.
3) NANNY:  è il più sorprendente di tutti i Cani Insegnanti. Malgrado non sia la scelta preferita, una forte Nanny può anche assumere il ruolo di  Minder o Mentore, se necessario.
Le Nanny  sono cani estremamente generosi e sono felici quando tutti gli altri sono felici, compresi gli altri Teaching dogs. Lavorano in modo molto diverso da un Mentore e un Minder. Non solo rilassano un cane che è a disagio o è  anti-sociale, ma  aiutano anche  Mentor o Minder a rilassarsi. Pochi Mentori si stressano durante le sessioni di insegnamento , ma i Minders invece tendono a prendere il loro lavoro molto seriamente, a meno che non siano veramente molto esperti, quindi possono diventare tesi durante il lavoro.Le Nanny  alleggeriranno il loro stato mentale.
 Quando un Nanny  incontra un nuovo cane, osserva da lontano prima di effettuare un approccio. Tutto ciò che un Nanny fa, lo fa con il pensiero, riflettendo. Tende a valutare un cane in modo più approfondito rispetto agli altri Teaching Dogs. Questo significa che spesso impiega più tempo nell’ approccio.
Se l’altro soggetto è conflittuale, la Nanny rimane forte nel atteggiamento, ma invita al gioco.
La Nanny sa esattamente quale distanza mantenere con l’altro cane. Se sente che l’altro cane è troppo vicino per star bene o che sta diventando troppo asociale, si ferma  e prende il controllo della situazione per ristabilire la calma. Una volta che capisce che l’altro è più rilassato, interrompe il gioco  e tenta di dialogare. Ripete questa routine fino a quando l’altro cane si rilassa e aumenta la socievolezza.
In una situazione di gruppo, inizialmente  monitora dal bordo del gruppo e poi si muove attivamente verso ogni cane individualmente per  verificarne il benessere. Questo dà  fiducia agli altri cani che sono consapevoli della sua presenza di sostegno, se dovessero averne bisogno. Una volta che ha visto ogni membro del gruppo, inclusi eventuali altri Teaching dogs, si concentra sui soggetti che si sentono più a disagio, che non sono necessariamente i cani che mostrano  un comportamento esteriormente asociale.  A volte sarà sufficiente seguire e camminare a fianco del cane che non sta bene e altre volte, invece, lo inviterà  al gioco. Dipende totalmente dall’ altro cane, da come  si sente.
 Quando altri cani incontrano una Nanny, se hanno una buona padronanza della lingua canina, la accolgono in modo amichevole. La prima risposta della Tata in un incontro con un cane che mostra aggressività , è quella di aumentare la distanza tra loro,ma senza voltare le spalle al cane. Si allontana ad angolo e resta lateralmente verso l’altro cane.
 Una Nanny eccelle nel riconoscere i segnali di stress in altri cani e decide cosa fare sempre consapevole di ciò che l’altro cane è in grado di affrontare.
E’ molto importante capire che i ruoli ricoperti dai Teaching Dogs non hanno nulla a che vedere con la struttura di un branco, nè di lupi nè di cani semiselvatici.  I Teaching Dogs che lavorano insieme non sono un branco. Non possono neanche, essere paragonati ai cani che vivono in gruppo in casa.Alcuni Teaching Dogs non vogliono collaborare con il proprio gruppo, ma amano lavorare con cani che vivono in altre famiglie.
Tutti i cani insegnanti hanno ruoli altrettanto importanti. Ci sono situazioni in cui un Mentor è meglio per risolvere un conflitto e un’altra volta una Nanny potrebbe essere il cane migliore per risolvere la situazione.
Non si può addestrare un cane insegnante. Un Teaching Dog è  nato tale. Le loro esperienze e situazioni di vita possono permettere o meno al loro potenziale di svilupparsi.
Molti cani aggressivi  sono in realtà veri cani insegnanti. Nella nostra società questi cani speciali non sono in grado di fare ciò che sono nati per fare, aiutare gli altri cani senza l’interferenza di persone. Le frustrazioni  li portano  all’aggressività. Una volta dato il tempo e la libertà di sviluppare le loro abilità naturali, qualsiasi comportamento aggressivo scompare.
 E’ il momento di smettere di parlare e iniziare ad ascoltare i veri maestri. I cani stessi. ”