Senza parlare di PROSSEMICA* (argomento cardine che tratterò un’altra volta) in questo breve trattato si indica una modalità di approccio al cane “timido” – tecnicamente inibito interspecificamente – ovvero nei confronti di un’altra specie: l’uomo.
I cani particolarmente inibiti, tendono ad avere paura di tutti coloro che invadono il loro spazio o più semplicemente territorio* , tanto che tendono a fuggire se vengono avvicinati da un estraneo.
Spesso questa fobia è determinata dall’assenza di un capo branco dichiarato che infonda loro fiducia, lasciandoli senza la giusta protezione nei confronti di potenziali aggressori.
QUINDI LA PRIMA COSA DA IMPOSTARE sarà una nuova organizzazione gerarchica in cui l’umano dovrà essere LEADER … HO DETTO LEADER E NON DESPOTA …
Per educare il cane ad accettare l’ingresso nel suo territorio, da parte di persone non facenti parte del gruppo, devi renderlo sicuro di se e, a questo scopo, è necessario avere la partecipazione di un estraneo compiacente, sconosciuto al cane, che sia disponibile a collaborare.
Innanzi tutto devi stabilire la gerarchia del gruppo, dove tu sei il LEADER ma, nello stesso tempo, aiutarlo a superare le sue paure.
Intervento:
il mio consiglio è quello di procedere a più step e non tutto in una volta … diventerebbe Flooding** e non una abituazione progressiva
METODO CON RINFORZO ALIMENTARE
( FATTIBILE ANCHE DA CHI NON HA MOLTA ESPERIENZA )
- recati in un luogo privo di importanti disturbi o distrazioni per il cane
- accordati con l’amico che dovrai istruire sul comportamento da tenere
- l’amico non dovrà avere nulla di vistoso in mano (es. giornale o altro)
- sarà dotato di crocchette molto appetibili al cane
- il cane dovrà essere a digiuno
- siediti su una panchina e fai sedere il cane SU UN LATO
- lascia, uno spazio sufficiente a far sedere un’altra persona
- il guinzaglio deve essere allacciato e tenuto lento, non accarezzare il cane
- se cerca il contatto con la tua gamba, accettalo ma non farlo appoggiare, deve avvertire la tua presenza senza spingere, eventualmente scostalo leggermente … a questo punto subentra la soggettività … per alcuni cani l’appoggio personalmente lo tollero
- l’amico entra in scena e dovrà passeggiare camminando normalmente ad una distanza tale che il cane sia in grado di notarlo ( desensibilizzazione progressiva )
- l’amico dovrà disinteressarsi della presenza del cane evitando di guardarlo
- se ti rendi conto che il cane ha notato la presenza dell’amico, fai un cenno per farlo avvicinare
- partendo da relativamente lontano, camminando normalmente senza indugiare, l’amico vi raggiungerà senza guardare il cane
- se il cane cerca protezione, permettigli il contatto
- se tende a fuggire, fai fermare l’amico e, se la situazione non migliora, fallo allontanare.
- In questo caso, dovrai infondere maggiore fiducia, lavorando in assenza di estranei
- quando l’amico vi raggiunge, salutalo e fallo accomodare
- continua a rassicurare permettendo il contatto e se il cane si dimostra tollerante accarezzalo sul fianco una volta
- appoggia una mano sulla spalla dell’amico e assicurati che il cane abbia notato il tuo gesto.
- L’amico dovrà rimanere zitto e immobile, riprenderà a parlare solo quando leverai la mano dalla sua spalla
- l’amico dovrà conversare con te come se il cane non esistesse
- sempre ignorandolo, aspettate che si abitui alla presenza estranea, sarà evidente quando si interesserà d’altro
- leva il contatto con la tua gamba
- se continua subire la presenza dell’amico, fallo allontanare, dovrai infondere maggiore fiducia, lavorando in assenza di estranei
- il cane deve poter accettare la situazione MAI SUBIRLA
- l’amico farà cadere a terra, come per caso, uno dei bocconcini
- il cane non deve avere la sensazione che gli siano forniti perciò l’amico deve avere movimenti che non lo associno a lui
- se il cane non mangia i bocconcini, andranno sostituiti con altri più appetibili
- se continua a non accettarli, non ha importanza, per ora devi solo abituarlo alla presenza dell’amico
- se il cane accetta i bocconcini, l’ospite dovrà ripetere due o tre volte l’operazione facendoli cadere il più possibile vicino a se
associazione – stimolo / rinforzo
- con molta calma, sempre conversando e senza guardare il cane, gli porgerà un bocconcino con la mano aperta
- se il cane non prende il boccone direttamente dalla mano, l’ospite dovrà far cadere il boccone partendo dalla mano aperta e, nel ripetere, ritardare la caduta il più possibile
- quando il cane prende il boccone dalla mano, l’ospite dovrà ripetere per un paio di volte voltandosi verso di lui sempre senza parlare
- se guardandolo, cambia atteggiamento, tornare all’ultima fase positiva e continuare
- quando si percepisce che il cane non è sulla difensiva, l’ospite potrà dargli, in modo invitante, il comando seduto e quindi premiarlo con un bocconcino
- ripetere un paio di volte
- sospendere la somministrazione dei bocconcini e continuare a conversare ignorandolo
- se il cane richiamerà l’attenzione dell’amico, questi potrà dare il comando seduto prima di premiarlo
- ripetete per un paio di volte
- appoggia una mano sulla spalla dell’amico, salutalo e fallo allontanare
- l’amico dovrà uscire di scena senza mai voltarsi
- rimani sul posto fino a quando l’amico non è scomparso e complimentandoti con il cane
- alzati e avviati nella direzione opposta a quella presa dall’amico
- potrai ripetere a piacimento servendoti anche di amici diversi
Lo scopo è di dimostrare al cane che tutti coloro che invadono il suo territorio non sono necessariamente degli intrusi aggressivi, ma possono essere dei piacevoli amici, e che tu sei in grado di proteggerlo in quanto sei dominante anche nei confronti dei non appartenenti al vostro gruppo.
- appoggia una mano sulla spalla dell’amico, salutalo e fallo allontanare
- l’amico dovrà uscire di scena senza mai voltarsi
- rimani sul posto senza curarti del cane
- verifica il suo interesse per le crocchette senza influenzarlo
- se il cane le mangia, possono funzionare per interventi futuri, altrimenti sostituiscile perché probabilmente non sono adatte
- complimentati con lui fisicamente e verbalmente
- alzati e avviati nella direzione opposta a quella presa dall’amico
- ripeterai tutto un altro giorno