L’ipotiroidismo è la più comune disfunzione endocrina che colpisce i cani. Per lo più colpisce cani da 4 a 10 anni di età appartenenti a razze di media e grande taglia. Come conseguenza della carenza tiroidea l’animale presenta una generale depressione funzionale nei diversi apparati, scarsa resistenza agli sforzi e al freddo, torpore, latenza dei movimenti, diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Quando un cane è ipotiroideo i suoi processi metabolici avvengono con lentezza rispetto ad una normale velocità fisiologica. Fra i sintomi riconoscibili vi sono un impoverimento del mantello con chiazze di pelo mancanti. Un’eccessiva perdita di peli e una loro lenta ricrescita. Tendenza alla letargia, peso corporeo eccessivo, difficoltà nel perdere peso, infezioni croniche della pelle e delle orecchie. La diminuita produzione ormonale della tiroide causa effetti su tutto l’organismo. Gli ormoni che essa elabora e mette in circolazione influenzano gran parte delle funzioni organiche, lo sviluppo e la differenziazione di tutti i tessuti e l’intensità dei processi metabolici che in essi si svolgono. Per esempio può aversi un rallentamento del ritmo cardiaco, oppure una sterilità riproduttiva. Alcuni cani possono presentare un ispessimento della pelle intorno alla faccia, il che attribuisce loro una tipica ‘tragica’ espressione. Gli ormoni tiroidei intervengono nel metabolismo lipidico, in quello degli zuccheri e particolarmente intensa è anche la loro azione sul metabolismo proteico stimolando sia la sintesi di nuove proteine che la demolizione ossidativa delle proteine stesse. La cura in genere consiste nella somministrazione di levotiroxina. Mentre nel giro di 24, 48 ore dall’inizio della cura si possono notare nel cane i benefici a livello comportamentale, più tempo è richiesto per la guarigione delle affezioni cutanee. Inoltre il trattamento farmacologico sarà necessario per l’intera rimanente vita dell’animale, la quale però avrà una qualità del tutto normale.

Eziologia

A. Ipotiroidismo primario

  • Costituisce più del 90% dei casi
  • Può essere dovuto a tiroidite linfocitaria, atrofia idiopatica o distruzione neoplastica
  • Tiroidite linfocitaria (50% dei casi)
  • Distruzione immunomediata della tiroide
  • Presenza di anticorpi antitireoglobulina
  • Predisposizione genetica (borzoi, beagle, alano e cocker spaniel)
  • Atrofia idiopatica (40-45% dei casi)
  • Disordine degenerativo delle cellule follicolari della tiroide
  • Nessun infiltrato infiammatorio
  • Causa sconosciuta
  • Può essere lo stadio finale della tiroidite linfocitaria
  • Distruzione neoplastica
  • I tumori tiroidei del cane di solito sono inattivi dal punto di vista ormonale
  • L’ipotiroidismo segue la distruzione totale della ghiandola da parte dell’invasione tumorale, del trattamento chirurgico o della radioterapia

B. Ipotiroidismo scondario

  1. Compromissione della secrezione di TSH
  2. Malformazione congenita (pastore tedesco), distruzione ipofisaria, somministrazione di farmaci (glucocorticoidi)
  3. Meno del 5% dei casi

C. Ipotiroidismo terziario

  1. Disordine ipotalamico che esita in una riduzione della secrezione di TRHa
  2. Difetti congeniti, masse patologiche, lesioni distruttive
  3. Sospettato in una linea di schnauzer giganti
  4. Molecola anormale di TRH
  5. Legame anormale di TRH nell’ipofisi
  6. Cause varie
  7. Difetti congeniti
  8. Disgenesia della tiroide
  9. Disormonogenesi
  10. Carenza di iodio
  11. Improbabile negli animali alimentati con prodotti commerciali
  12. Difetto di conversione di T4 in T3.
  13. Non documentato nell’uomo o negli animali
  14. Bassi livelli di T3 con valori di T4 normali solitamente dovuti a malattia concomitante (sindrome dell’eutiroideo malato) o somministrazione di farmaci

Segni clinici

A. Cani adulti

  • Insorgenza dei segni clinici a 4-6 anni
  • Le razze di grossa taglia e giganti, ad alto rischio, sviluppano i segni clinici ad un’età più precoce

B. Manifestazioni generali

  • Letargia
  • Intolleranza all’esercizio
  • Aumento del peso senza polifagia.

Gli animali con un grado di obesità tale da causare morbilità sono raramente ipotiroidei.

C. Segni dermatologici

  • Alopecia endocrina del tronco bilateralmente simmetrica. Testa ed estremità sono risparmiate.
  • Non pruriginosa, a meno che non sia presente un’infezione secondaria
  • L’alopecia può essere focale; “coda di ratto”
  • Mantello opaco e secco
  • Ipercheratosi ed iperpigmentazione
  • Aumento di spessore della cute (mixedema)
  • Piodermite secondaria
  • Manifestazioni riproduttive
  • Femmina
  • Intervalli interestrali irregolari
  • Ginecomastia, galattorrea
  • Maschi
  • Recenti riscontri indicano l’assenza di anomalie riproduttive nei cani maschi interi con ipotiroidismo sperimentalmente indotto

D. Segni cardiovascolari

  • Bradicardia
  • Aritmie
  • Aterosclerosi

E. Alterazioni oculari

  • Depositi corneali di lipidi
  • Cheratocongiuntivite secca
  • Ulcera corneale

F. Manifestazioni neuromuscolari

  • Debolezza
  • Polineuropatia periferica (malattia da motoneurone inferiore)
  1. Paralisi del nervo facciale
  2. Forme congenite (cretinismo)
  3. Nanismo
  4. Inappetenza
  5. Letargia
  6. Ritardo nell’eruzione dei denti
  7. Alopecia o mantello giovanile
  8. Displasia epifisari

Trattamento dell’ipotiroidismo

Levotiroxina (T4) sodica
Dosaggio
Cane
0,22 mg/m2 ogni 24 ore. Non superare 0,8 mg
oppure
0,10 mg/10 kg ogni 24 ore
Diminuire la dose iniziale di partenza del 75% in presenza di una concomitante cardiopatia, ipoadrenocorticismo o diabete mellito
Risposta alla terapia
L’atteggiamento, l’attività e l’appetito generalmente migliorano entro 1-2 settimane
Le anomalie dermatologiche migliorano entro 4-8 settimane

  • Mancata risposta alla terapia
  • Diagnosi errata
  • Dosaggio o frequenza di somministrazione inappropriati
  • Cattivo assorbimento di T4
  • L’impiego di tiroide essiccata è sconsigliato
  • Monitoraggio della terapia
  • Non è necessario di routine a meno che non si abbia una cattiva risposta alla terapia o non siano presenti segni di tireotossicosi (poliuria/polidipsia, irrequietezza, polifagia, perdita di peso)

Monitoraggio della terapia

  • Attendere un mese dopo l’inizio dei trattamenti o il cambiamento dei dosaggi
  • Verificare la collaborazione del proprietario ed il rispetto delle date di scadenza dei farmaci
  • Misurare i livelli sierici di T4 immediatamente prima della somministrazione della dose successiva
  • La normalizzazione dei livelli sierici di cTSH può essere il miglior modo per monitorare la terapia, ma richiede che questo parametro avesse valori elevati prima dell’inizio del trattamento. I campioni per la misurazione di cTSH possono venire effettuati 2-3 settimane dopo l’inizio dell’integrazione e le concentrazioni non dipendono dal momento in cui è stato effettuato il prelievo del campione rispetto al dosaggio della tiroxina.

RIASSUNTO

L’ipotiroidismo del cane è un disordine ben riconosciuto, anche se probabilmente sovradiagnosticato, in questa specie animale. Test più recenti ci hanno permesso di differenziare l’autentico ipotiroidismo dalla malattia non tiroidea. Il riscontro di bassi valori di TT4 va confermato mediante valutazione di fT4 e di concentrazioni di cTSH. Il 25% circa dei pazienti ipotiroidei presenta livelli di cTSH normali utilizzando i test attualmente disponibili.
Recenti riscontri hanno dimostrato che nella maggior parte dei pazienti risulta appropriata una somministrazione giornaliera di tiroxina.

Reto Neiger
Prof Dr Med Vet, PhD, Dipl ACVIM, Dipl ECVIM-CA, Giessen, Germania