Sono sicuro che chi mi conosce  (perché mi ha sottoposto il suo cane a “consulenza” o perché frequenta il mio campo di addestramento) sarà assuefatto dalla mia frase: “cerca di diversificare le azioni che riguardano la relazione tra te e il tuo cane, cerca di essere sempre interessante per lui, distrailo qualora la sua attenzione si focalizzi insistentemente  sull’inizio di quello che può essere un comportamento negativo… (come ad esempio lo stare eccessivamente allertato qualora si avvicini un altro cane sconosciuto)

TRADOTTO: se il cane sta per compiere qualcosa di nocivo per se stesso o per un altro trova il modo di fargli compiere un’azione possibilmente di intensità uguale ma con valenza positiva tale da stemperare anche l’ansia o la tensione

ERGO: DISTRAILO
 

ATTUANDO LA: ” Pratica dell’Allegria “
Detta così sembra una TEORIA un po’ beota ma se presa invece in modo serio ha un riscontro pratico tutt’altro che sotto-stimabile…

Come sappiamo, il cane vive prevalentemente DI COMPORTAMENTI attivati da stimoli che lo investono sotto diverse forme: odori, suoni, figure in movimento o situazioni più complesse.
Va considerato che il cane non riesce a dare una risposta a due stimoli contemporaneamente; in parole povere, ogni nuovo stimolo, annulla il precedente.

La pratica dell’allegria, non è altro che un’allegra scenetta da recitare con il cane, nel momento in cui lo si vuole distrarre da uno stimolo esterno, nel tentativo di trasformare comportamento negativo in uno nuovo positivo e adeguato. 

Lo scopo quindi è di attirare la sua attenzione su di te, orientando il suo interesse su qualcosa che puoi controllare. 
Se lo stimolo che lo induce ad un cattivo comportamento è alimentare, la pratica dell’allegria deve prevedere un boccone molto appetibile offerto in alternativa, negli altri casi, potrebbe essere solo utile.
Va considerato che, se il cane fosse sicuro di perdere, probabilmente non incomincerebbe mai a giocare perciò la sua partecipazione è legata alla certezza di avere buone probabilità di concludere il gioco positivamente.
Ricorda perciò che il cane ha sempre bisogno di una BUONA RAGIONE per ubbidire o per farsi coinvolgere e, per riuscire ad avere una attiva collaborazione, la conclusione deve essere sempre piacevole e conveniente.

Pratica dell’allegria:

  • utilizza un gioco ben accettato dal cane oppure dei bocconcini appetibili e diversi dal solito alimento
  • in un momento qualsiasi della vita quotidiana, distrai il cane dall’azione in cui è impegnato richiamando su di te la sua attenzione
  • assumi un atteggiamento molto allegro e cameratesco
  • insisti se non è interessato invitandolo a seguirti o ad inseguirti
  • l’azione deve essere tale da non permettere al cane di avere altre attenzioni
  • potrebbe non essere abituato a vederti così perciò devi essere molto credibile
  • non appena ti raggiunge, gioca con lui in modo molto coinvolgente
  • nel momento in cui è coinvolto e partecipa, allontanati con lui dal punto in cui è partita la recita, mantenendo attivo il suo interesse
  • se ti ha seguito ed ha accettato la tua performance, fermati, dagli il comando seduto/fermo, quindi complimentati e premialo, lasciandolo poi libero
  • ripeti in momenti sempre diversi e non prevedibili, LA NOIA è NEMICA DEL CANE.
COME DIVENTARE INTERESSANTI PER UN CANE:
  • i primi esperimenti dovranno essere affrontati in ambienti certi e conosciuti che pongano il cane in sicurezza anche senza buoni risultati
  • poniti ad una distanza adeguata, richiama la sua attenzione, accertati che si stia voltando verso di te, attento a non incrociare il suo sguardo, poi assumi uno dei comportamenti descritti alternandoli di volta in volta. Se non dovesse raggiungerti, rimani fermo sul posto per qualche minuto, sempre senza incrociare il suo sguardo, ripeterai domani.
    Attento a non muoverti MAI verso di lui:
    1. LA LECCORNIA senza guardarlo, fingi di avere qualcosa di prezioso in mano che non vuoi dividere con nessuno, naturalmente, di tanto in tanto dovrai svelare il tesoro, che sarà un boccone molto appetibile, lasciarglielo prendere, come se te lo rubasse. Per il cane la conquista o il furto, nei confronti di un compagno, sono molto appaganti, infatti, indipendentemente dal carattere è una affermazione sociale: per il dominante significa ribadire la propria posizione, per il subalterno è un passo AVANTI verso la scalata sociale.
    2. CACCIA AL TESORO accucciati, senza guardarlo, fingi di cercare qualcosa di importante, magari rovistando fra i suoi giochi oppure, se sei fuori, come se volessi scavare perchè attratto da uno stimolo irrefrenabile. Per il cane la ricerca e la scoperta di un oggetto, è molto stimolante. Quando ti raggiunge accetta il suo aiuto nella ricerca, non appena capisci che è molto interessato, fai comparire uno dei suoi giochi; fingi di lottare per impadronirtene poi lascia che lo prenda. Per il cane, trovare ed impadronirsi di qualcosa prima del compagno è molto appagante.
    3. CHI  MI AMA MI SUPERI (questo esercizio deve assolutamente essere eseguito in un ambiente sicuro ed eventualmente recintato) voltagli le spalle, lentamente avviati nella direzione opposta alla sua, senza curarti se ti segue, prosegui senza uscire dal suo campo visivo. Per il cane arrivare in un luogo prima del compagno, è importante al fine di non perdere nessuna opportunità di conquista. Quando ti raggiunge premialo e prosegui con lui nella direzione che sceglierà.
    4. TROVAMI  (questo esercizio deve assolutamente essere eseguito in un ambiente sicuro ed eventualmente recintato) voltagli le spalle, lentamente di avviarti nella direzione opposta alla sua, senza curarti se ti segue, prosegui. Appena possibile esci dal suo campo visivo; fermati dietro lo stipite di una porta oppure, se sei fuori, dietro ad un edificio o un albero. Il cane è molto curioso, non resisterebbe a lungo senza vedere cosa sta facendo il compagno perciò, prima o poi deve raggiungerlo al fine di non perdere nessuna occasione per imitarlo o superarlo. Quando ti raggiunge accoglilo con allegria premiandolo come se avesse vinto alle olimpiadi, prosegui immediatamente verso la zona da cui è partito.